Spezia, il nuovo logo scatena le polemiche: ”Sembra un simbolo neonazista” – Calcio

Spezia, il nuovo logo scatena le polemiche: ”Sembra un simbolo neonazista” – Calcio

Spezia, il nuovo logo scatena le polemiche: ”Sembra un simbolo neonazista” – Calcio



”Abbiamo creato un logo di cui i nostri tifosi possano andare fieri”. La previsione dello Spezia Calcio a margine della presentazione del nuovo simbolo è stata a dir poco sbagliata. Il nuovo logo infatti, un’aquila con le lettere S e C intrecciate tra loro a ricordare un’ancora, non è affatto piaciuto non solo ai tifosi, ma anche all’intera città ligure.

”Sembra simbolo neonazista”

”E’ orrendo e offende la storia della nostra città”, la reazione dei tifosi bianconeri, decisamente insoddisfatti della scelta del club. Molti tifosi e cittadini hanno infatti visto nel rebranding del logo della squadra di abitazione diverse assonanze con simbologie che richiamano al nazismo e a movimenti di estrema destra: ”Sembra un simbolo neonazista”, si legge più volte nei commenti sulla pagina ufficiale della società ligure. E’ stata addirittura lanciata una petizione online su change.com per rimuovere e cambiare l’immagine scelta: ”Non si può calpestare in questo modo un simbolo ultra centenario che ha fatto la storia dello Spezia Calcio” si legge nella petizione.

I precedenti

Non è la prima volta che un logo crea polemiche politiche nel mondo del calcio. Negli ultimi anni hanno fatto parecchio discutere i colori dell’arcobaleno, che l’Uefa aveva negato di usare in occasione del match di qualificazione a Euro 2020 tra Germania e Ungheria ”per evitare strumentalizzazioni politiche”. Nel dicembre del 2019 il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi, all’epoca all’Inter, era finito sotto l’occhio del ciclone per la scritta sui parastinchi “Vae Victis” (dal latino ”guai ai vinti”), insieme alla foto dell’elmo sparano sopra il tricolore. Un chiaro riferimento al fascismo che scatenò non poche polemiche. E a proposito di nazismo, è di pochi giorni fa la scelta del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di vietare di indossare le maglie con il numero 88 (sia in campo che sugli spalti) essendo un riferimento alle lettere H e al saluto nazista.
 



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